Come curare il rododendro in inverno: guida pratica

Il rododendro, anche se poco conosciuto, è un arbusto sempre verde il quale può raggiungere anche i 4 m di altezza il suo nome deriva dal greco e significa albero delle rose.questa pianta appartiene alla famiglia delle Ericaceae ed è originario del Giappone, della Cina, dei Balcani e del Nord America.

Ci sono tantissime specie di questa pianta e in Europa comparve per la prima volta nella prima metà dell’ottocento. Si tratta di una specie molto simile alle azalee, ma è più grande rispetto a quest’ultima che si può tranquillamente coltivare in vaso. In questo articolo andremo a vedere come curare nel modo giusto il rododendro.

In che periodo fiorisce il rododendro?

Questa pianta ha diversi tipologie ma la maggior parte fiorisce da aprile a metà giugno ma ci sono alcuni tipi che possono fiorire anche all’inizio dell’anno. Presenta dei fiori che vanno da rosa al viola e possono comparire già a dicembre ma questa fioritura invernale dipende molto dalle condizioni metereologiche del posto in cui si trova.

Inoltre, alcuni ibridi hanno una seconda fioritura a settembre e anche ad ottobre. Proprio per tale motivo è consigliato andare a scegliere diversi tipi di questa pianta in modo tale da andare ad allungare il periodo di fioritura a quasi tutto l’anno, avendo così la fortuna di vedere queste piante fiorire sempre.

Come curare il rododendro

Questa pianta è molto particolare e affinché cresca bene ha bisogno di alcune esigenze specifiche che bisogna considerare. Infatti, questo arbusto preferisce dei terreni privi di calcare e ricchi di humus dato che sono delle piante acidofile hanno bisogno di un pH compreso tra quattro e 5,5. Andiamo quindi a vedere come curarlo nei dettagli:

  • ha bisogno di un luogo fresco e umido;
  • l’irrigazione deve essere regolare;
  • ha bisogno anche di molta concimazione.

Questa pianta ha le radici molto superficiali e quindi ciò non permette loro di ottenere i nutrienti dagli strati più profondi del suolo e ciò significa che è importante concimarlo con regolarità. La potatura invece non è necessaria, dato che esso cresce molto lentamente, ma in ogni caso se si vuole dare una determinata forma, è possibile comunque fare quest’operazione.

Inoltre, dato che appunto le radici sono poche profonde sono molto sensibili alla disidratazione ma anche al ristagno idrico soprattutto nei primi anni dopo il trapianto.per tale motivo è importante andare ad effettuare delle concimazioni regolari ma mai eccessive ed è opportuno utilizzare acqua piovana o dell’acqua di rubinetto decalcificata.

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